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Contest Barilla

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What Kind of Pasta are you?

UDINE. Un inno al multiculturalismo e alla convivenza, girato in Borgo Stazione (zona di Udine abitata da molti immigrati) da un gruppo di videomaker friulani che hanno conquistato l’attenzione della divisione comunicazione della Barilla, azienda alimentare alla ricerca di una nuova immagine social friendly dopo le dichiarazioni anti-gay, poi rientrate, che poco più di un anno fa la fecero tremare.

Alessandra di Lello, Aniello Sgambati, Sara Gugliuzzo, Eva Basso e Alex Chivilò, in arte Lapsus Video, sono stati inseriti nella top 10 del contest “ Love life, love pasta”, con il quale Barilla ha voluto cercare nuove creatività per la sua futura azione comunicativa riguardo i temi della diversità, l’unicità e l’inclusione.

Dopo aver raggiunto la semifinale a 20 sbaragliando 170 videoprogetti arrivati da tutta Italia, il collettivo friulano a suon di click sul suo video ha ottenuto l’accesso alla finalissima a 10 nella quale una giuria di qualità lo ha poi classificato all’ottavo posto assegnando un premio di mille euro. “Da un lato speravamo di fare ancora meglio - hanno commentato - ma dall’altro c’è comunque soddisfazione per quanto realizzato e per il fatto che il nostro messaggio è stato recepito”.

Un messaggio che giocando sul detto “essere fatti della stessa pasta”, utilizza i prodotti Barilla per unire le persone. Nei 60 secondi di girato si vede un giovane cuoco (l’attore amatoriale Carlo Bassi) girovagare per Udine con un sacchetto e un cartone. Alle persone che incontra chiede di raccogliere una pasta, di varie forme, dal sacchetto e aiutarlo a comporre una frase sul cartone. Impreziosito dalla carrellata di volti degli aiutanti “per caso” (italiani e stranieri di tutte le età e di ambo genere), compare alla fine il cartellone completo con la frase “Siamo tutti diversi ma fatti della stessa pasta”.

Un’opera che ha colpito i responsabili del concorso Barilla e che come detto ha anche un collegamento con la cronaca locale visto che Borgo Stazione negli ultimi mesi è spesso finita al centro del dibattito cittadino e della polemica politica per questioni relative alla presenza degli stranieri. «Visto il tanto parlare su questa zona della città - hanno spiegato quelli di Lapsus - volevamo dare un messaggio di unione: per questo abbiamo chiesto a cittadini e commercianti di fare da comparse e in molti hanno accettato. Sono stati talmente disponibili che abbiamo terminato le riprese in una sola giornata».

Giornata che i videomaker hanno “strappato” alle rispettive professioni, visto che per loro al momento questo è un hobby, seppur di successo. Il gruppo di autori proviene infatti da svariati settori professionali (dalla medicina all’insegnamento del pianoforte, solo per citarne due) si è formato a un corso di cinematografia indetto dal Centro espressioni cinematrografiche e dal Visionario di Udine.

Si era già messo in luce con due cortometraggi: Il Dissuasore, primo al Magic prize 2013 a Udine, e L'audizione, secondo al concorso nazionale Be Total indetto da una casa farmaceutica. Negli scorsi mesi aveva anche partecipato a un contest, finendo pure in questo caso tra i selezionati, indetto dai Subsonica per la realizzazione di una versione alternativa del video della loro hit Lazzaro, nella quale i membri della band piemontese si muovevano in un contesto totalmente friulano, tra la sede della Regione a Udine fino all’ex filanda di Dignano. Una maestria con i videoclip che ora sarebbe opportuno mettere a frutto con un lungometraggio. «Ci piacerebbe realizzare il nostro primo film - hanno concluso - ora vediamo quale progetto affrontare prossimamente ma, chissà, potrebbe essere interessante provarci».

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